IL CALCIOMERCATO E L'AFFASCINANTE STORIA DEGLI AFFARI A PARAMETRO ZERO
Ogni finestra di calciomercato è condita da numerosi trasferimenti a parametro zero, ovvero il calciatore viene ingaggiato gratuitamente dalla nuova squadra che non deve un centesimo all’altra società. Ma come e quando nasce il trasferimento a parametro zero? Mettetevi comodi perché la storia è alquanto curiosa e affascinante.
Correva l’anno 1990 e nella prima divisione belga, tra le fila del Royal Football Club Liegi, giocaJean-Marc Bosman. Il calciatore, al suo ultimo anno di contratto, desideroso di trasferirsi in una società francese vide la porta dell’uscita sbarrata poiché l’offerta pervenuta alla sua società non soddisfò i dirigenti, in quegli infatti anche se i giocatori erano in scadenza di contratto il trasferimento doveva avvenire mediante il pagamento di un indennizzo. Il mancato trasferimento ebbe però conseguenze più gravi, col giocatore messo fuori squadra e con riduzione dell’ingaggio. Bosman cosi fece causa contro il Liegi, la federazione belga e contro laUEFA. Si rivolse alla Corte di Giustizia Europea che solo 5 anni più tardi gli diede ragione stabilendo che le procedure usate fin lì dalle società di calcio per gestire la compravendita di giocatori e dei loro contratti costituivano una restrizione alla libera circolazione dei lavoratori prevista dall’articolo 39 del Trattato di Roma. La sentenza cambio radicalmente il mondo del calcio. Venne stabilito che tutti i calciatori europei potevano liberamente e gratuitamente trasferirsi ad altra società europea al termine del proprio contratto firmando addirittura un precontratto nei sei mesi precedenti la scadenza del contratto in vigore con la propria squadra. I giocatori europei furono inoltre considerati a tutti gli effetti comunitari, eliminando di fatto questa discriminazione.
Se da un lato questa sentenza ha modificato in positivo il mondo dei trasferimenti dei calciatori dall’altro ha finito con l’indebolire le piccole società, costrette a vendere i loro calciatori più giovani e talentuosi per non perderli a zero.
E Bosman che fine ha fatto alla fine della nostra storia? Nonostante divenne pioniere di questa pratica alla fine del suo contratto non trovò una squadra pronta a scommettere su di lui, le società infatti avevano paura di incorrere in questi stratagemmi legali. Fu perciò costretto ad emigrare addirittura in Madagascar per giocare a calcio e qualche anno dopo chiuse la sua carriera nella seconda divisione belga. Insomma una fine non troppo gloriosa per chi è riuscito a cambiare le regole del gioco. I trasferimenti a parametro zero hanno prodotto ottimi colpi di mercato come Vialli dalla Juve al Chelsea, Cambiasso dal Real all’Inter, Baggio dall’Inter al Bologna e tra gli ultimi soprattutto Pogba dallo United alla Juventus. A questi affari corrispondono altrettante delusioni come Adriano dal Flamengo alla Roma, Van der Sar dai lanceri dell’Ajax alla Juve ancelottiana, Metzelder dal Borussia al Real ed infine Vidic da colonna portante della difesa dello United a flop dell’Inter. Insomma parametro zero è sinonimo anche di scommessa, magari non sempre azzeccata.