Sarri demolisce la Coppa Italia.
Sarri afferma: "Dispiace che la competizione sia una delle più antisportive del mondo, con un sorteggio che non si sa dove, da chi e quando viene effettuato". Lo sfogo dell'allenatore laziale è duro scagliandosi dritto contro i vertici del calcio italiano: "Palesemente realizzata per far arrivare in diretta televisiva certe squadre".
Si può essere d'accordo con le parole di Sarri. Forse, specie se si prende ad esempio la formula inglese della FA Cup.
La FA Cup è un torneo a eliminazione diretta con partita unica (cioè senza andata e ritorno, caratteristica quasi unica) e con accoppiamenti completamente casuali – non ci sono teste di serie; il sorteggio determina anche quale squadra giocherà in casa. Se la partita finisce in parità, viene solitamente rigiocata sul campo dell'altra squadra; le ripetizioni in caso di pareggio prevedono oggi tempi supplementari e in caso di necessità i calci di rigore, benché in passato più ripetizioni fossero possibili e alcune sfide abbiano richiesto più di sei partite per decretare il passaggio del turno.
È sicuro che anche in vertici del Calcio Italiano sappiano benissimo che la formula attuale della Coppa Italia non è ovviamente la migliore in assoluto, ma è anche vero che non è possibile ricreare le logiche della FA Cup che vanta una tradizione ultrasecolare e uno sponsor come Emirates che copre le spese dell'organizzazione. Pertanto si ritorna sempre al solito punto focale: mancano i soldi, ed è per questo che la formula attuale della Coppa Italia è l'unica possibile di garantire partite importanti dal giusto appeal economico e televisivo. Insomma non se ne esce, Sarri permettendo.