L'È TUTTO SBAGLIATO, L'È TUTTO DA RIFARE...
E se lasciassimo perdere una volta per tutte le campagne “No Racism” e “No War” legate al calcio? È ovviamente una provocazione, ma se effettivamente liberassimo il Calcio dalla funzione di ipotetico, e aggiungo io, fallimentare strumento di sensibilizzazione per argomenti così importanti? Domando se quelle campagne siano servite a qualcosa! Non mi pare.
Siamo andati avanti per anni a esibire slogan antirazzisti e a inginocchiarci sposando la causa dei neri, ma in verità negli Usa e in altre parti del mondo le persone di colore continuano a morire in maniera raccapricciante.
Abbiamo scritto dappertutto “No alla guerra”, ma che cosa è sortito se mai come in questo momento siamo vicini alla terza guerra mondiale? Qualcuno è forse andato da Putin vestito da calciatore con una bella scritta “No alla guerra” sul petto?
Pertanto, evitiamo ipocrisie e facciamo un passo indietro. Alleggeriamo il Calcio riconducendolo a ciò che è sempre stato.
Magari introduciamo nuove campagne sensibilizzatrici (è un’altra provocazione, eh) quali “No alla Maleducazione” e “Si, alle buone maniere”, prendendo per esempio spunto dal rugby con il suo tanto sbandierato “terzo tempo”.
E in queste nuove campagne da coinvolgere, ci metto dentro tutti, dai presidenti cafoni, ai calciatori prepotenti, dal pubblico ignorante alle curve becere, dai giornalisti prezzolati ai media di parte.
Saranno anche in questo caso altre battaglie perse, ma magari un pò di civiltà e cultura sportiva in generale potrebbe far bene a tutti i livelli.
Del resto che cosa è rimasto dopo che le multe e le sanzioni sono state comminate per i motorini buttati giù dagli spalti, per i razzi sulla testa dei giocatori, per i laser sugli occhi del rigorista, per le curve da daspo inutili, per le bestemmie e gli sputi in mondovisione, per i bei “figlio di put..na” ai vari Materazzi di turno, ecc.? Niente.