Perde l’Inghilterra con l’Ungheria? Tutti zitti! Perde l’Italia con la Germania? Esoneriamo Mancini!
Si prende ad esempio sempre il calcio inglese come riferimento per migliorare le cose in Italia. Si prende ad esempio la Premier League per affossare la Serie A e il Calcio Italiano. Ma i binari sono diversi, occorre distinguere. La serie A e la Premier League sono una cosa, il Calcio Italiano e quello Inglese un’altra. Non confondiamo. I campionati sono a sé e sono il frutto di tanti fattori, in negativo e in positivo. Il calcio nazionale (in Italia e in Inghilterra) è l’espressione di un movimento interno che fornisce i migliori prospetti in base alle politiche di crescita e di sviluppo di tutto il movimento calcistico. Come campionato, noi possiamo perdere il confronto con la Premier League, ma non come movimento calcistico. Siamo una scuola calcistica superiore a quella inglese nonostante la mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar. Siamo superiori per palmares, per tipologia di gioco e creatività.
Mi viene da sorridere quando leggo che l’allenatore dell’Inghilterra, Garreth Southgate, è l’allenatore inglese più vincente dopo Sir Alf Ramsey (che vinse i chiacchierati Mondiali casalinghi del 1966). Southgate è arrivato quarto ai Mondiali di Russia 2018, terzo nella Nation League del 2019 e secondo agli Europei 2020 (vinti dall’Italia). Scorrendo la lista degli allenatori alla guida dell’Inghilterra, sapete chi è il mister con la media punti/partita più alta della Storia della Nazionale britannica? Fabio Capello, un allenatore italiano.
Mancini dopo la botta pazzesca dell’eliminazione ai Mondiali sta cambiando radicalmente linea, lanciando tanti prospetti giovani e sperimentando nuove disposizioni in campo. La Nazionale ha giocato bene in queste partite di Nation League ma ha perso male con la Germania. Un inciampo durante questo percorso ci può stare. Ma non va bene. Via Mancini!
L’Inghilterra non perdeva in casa con un punteggio così pesante (0-4 dall’Ungheria allenata dall’italiano Marco Rossi...) dal 1928. Io se fossi inglese mi preoccuperei per i Mondiali, perché i tanto decantati Kane (valutazione di 110 milioni di Euro), Sterling (88 milioni), Foden (86 milioni), Grealish (82 milioni), Bellingham (82 milioni), Mount (75 milioni) Saka (68 milioni), Phillips (52 milioni), James (52 milioni), Maguire (45 milioni) e tanti altri non stanno in campo se non con un gioco elementare e scontato. È bastato un attaccante ungherese come Sallai (12 milioni) per scardinare la difesa britannica.
Cerchiamo pertanto di essere onesti nelle valutazioni e rispettiamo la Storia del Calcio Italiano.