MESSI N°1 ASSOLUTO: ne vogliamo ancora discutere?
La prestazione di ieri di Messi in Barcellona-Liverpool è stata, a dir poco, strabiliante. Una partita a tutto campo, specie il primo tempo, con interpretazione personale di diversi ruoli a seconda della sua posizione. Uomo di fascia, centrocampista, rifinitore e goleador. Ripartenze dalla trequarti difensiva sulla fascia con tocchi velocissimi, quasi impercettibili, che tagliavano fuori tempo gli interventi degli avversari. Gestione fantastica del pallone con scambi di prima e di alta scuola condita da tunnel, scavetti, tacchi e tagli in tutte le direzioni. In aggiunta una freschezza atletica che a 31 anni è magistralmente invidiabile, oltre a un livello di attenzione e concentrazione che solo i grandi campioni riescono ad avere, incidendo ovviamente nella storia dei grandi appuntamenti. Una semifinale contro un avversario ottimo e mordace che meritava un passivo meno pesante, ma che ha dovuto arrendersi al cospetto del genio argentino. Poi il capolavoro di una punizione magistrale, da cineteca, suggella in maniera definitiva il risultato della prima semifinale di Champions e legittima la prestazione eccelsa del campionissimo. Nella contrapposizione di questi ultimi dieci anni, peraltro fantastica tra due grandissimi campioni, Cristiano Ronaldo e appunto Messi, c'è ancora spazio per la difesa del talento puro e cristallino oppure bisogna supinamente assoggettarsi all'appiattimento del calcio verso il gioco muscolare anche se costruito e cesellato nel tempo, di cui CR7 è l'emblema più esaltante? Io opto per la fantasia. Ne vogliamo ancora discutere?