ICARDI: come suicidarsi (calcisticamente parlando)
Mai vista una cosa del genere! a pochi giorni dalla fine del Calciomercato estivo si sta delineando all'Inter una situazione paradossale. Un ex-capitano che si allena con la prima squadra e frequenta Appiano Gentile, ma che è fuori dal progetto Conte, rifiuta qualsiasi destinazione e ha come unico intento quello di rimanere all'Inter. Insomma una contraddizione dai risvolti pericolosi! Perché vuole rimanere all'Inter? Domanda lecita ma banale... Forse perché in questo modo, finito il Calciomercato avvierebbe una strategia di pura rottura con il club ricorrendo alle vie legali per tentare l'ultima carta, quella della risoluzione del contratto. Ci rendiamo conto di che cosa si sta parlando e scrivendo? Ci rendiamo conto in che mani era stata data la fascia di capitano, uomo simbolo e rappresentativo di una squadra? Ci rendiamo conto che non stiamo più narrando di gesta sportive? Ci troviamo di fronte a un personaggio disposto a tutto pur di vincere questa battaglia personale con la sua squadra a cui vuole tanto bene (parole sue!). Del resto l'aspetto sportivo è stato accantonato da Icardi ormai già da tempo, a favore dei suoi puri interessi economici, gli stessi per quali fu progettata all'epoca la linea della moglie Uanda con le sue esternazioni ben programmate a Tiki Taka.
A me pare che la posizione assunta dalla coppia Icardi magari può sfociare in un esito positivo per quanto riguarda l'aspetto economico di tutta la querelle, ma determini invece un vero e proprio "suicidio sportivo" per la carriera del centravanti argentino. Una gestione del genere non può non far riflettere un suo eventuale acquirente e in ogni caso Icardi si porterebbe sempre dietro a sé una macchia a livello personale e comportamentale. Contento lui...