IO STO CON CANDREVA

28.09.2017 11:08 di  Fulvio Floridia  Twitter:    vedi letture
IO STO CON CANDREVA
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

E così ora al centro del mirino della critica nerazzurra c’è Candreva. La nuova vittima sacrificale da immolare sull’altare dei propri nervosismi calcistici! Candreva, come l’orso del luna park non avrà via di scampo, avanti e indietro a farsi impallinare; ma glielo dite a chi lo colpirà che non vincerà nulla di importante se non un vecchio pupazzo di pelouche? E poi le stesse ovvie domande già con risposte incorporate! Non gira la squadra? Colpa di Candreva! Il gioco rallenta’ Colpa di Candreva! Cross in area ma non c’è nessuno? Colpa di Candreva! Domando a cosa serva criticare a prescindere. È un film già visto più volte, un pò come una “Poltrona per due” in programma la sera di Natale!  Non bastassero poi i precedenti clamorosi nel passato nerazzurro. Calciatori vituperati dagli stessi tifosi interisti, come se l’esperienza in merito non avesse lasciato un briciolo di saggezza e di ravvedimento! A tal riguardo mi piace ricordar uno su tutti, tale Mikaël Silvestre. Approdò all’Inter a 21 anni. Alla prima amichevole di precampionato a San Siro ebbe qualche indecisione e venne subito fischiato. In quella stagione giocò una miseria di diciotto partite, segnò un goal e mostrò una paura fottuta a giocare tra le mura amiche. Eppure, in un calcio che stava cambiando si vedeva che Silvestre era veloce, agile e dotato di buona tecnica. Ma gli “intenditori” dal fischio facile non seppero aspettare e ne fecero una vittima domenicale. Morale: Silvestre approdò al Manchester United dove in una decina d’anni fece vedere di che pasta fosse fatto. Vinse cinque Premiere League, una Coppa d’Inghilterra, due Community Shield, una Coppa di Lega Inglese, una Champions League, una Intercontinentale. Finì la carriera giocando ancora ad alto livello, due stagioni  nell’Arsenal e due nel Werder Brema. Candreva, ora, non è l’ultimo arrivato in questo calcio dove devi essere capace di far tutto. E Candreva è un giocatore universale; corre, difende, attacca, segna e crossa. Affidabile nel suo ruolo, rispetta sempre le consegne dell’allenatore oltre ad essere dotato di grande gamba e generosità. In Europa è il giocatore che, più di qualunque altro, ha prodotto più cross dalla fascia. È titolare inamovibile della Nazionale Italiana e non è un caso che Conte lo volesse già questa estate al Chelsea. Ma siccome i “palati fini” hanno visto che non sempre i suoi cross vanno tutti a buon fine (siamo sicuri poi che gli altri compagni in area si muovano bene?) ecco che Candreva deve essere annientato. Se poi entra una gazzella diciannovenne dotata di spunto e velocità, ma ancora da costruire come calciatore affidabile, ecco che viene fornita subito la soluzione al problema Candreva. Tutti ad accendersi per due buone accelerazioni di un giocatore entrato fresco a dieci minuti dalla fine! Sostituiamo subito l’odiato Candreva con Yann Karamoh! Ma ce lo vedete un ragazzino di belle speranze fare tutto il lavoro di Candreva sulla fascia? Io no. Se volete provare... ma poi al primo pallone sbagliato non fischiate pure lui...