SERIE A: Finalmente parte il campionato (TATTICO) più bello al mondo.
Si, lo so, dopo aver letto questo titolo qualcuno esclamerà “Ma questo qui, cosa ha bevuto?” Al di là che un bicchiere di buon vino fa sempre piacere al mio palato, non sono impazzito di colpo! È che sono stanco di rilevare sempre in giro affermazioni negative riguardanti lo status del nostro campionato. Viviamo un periodo già complicato, non solo calcisticamente parlando, e pertanto continuare ad affermare che il nostro calcio faccia sempre schifo non credo che aiuti più di tanto il sistema. Anzi penso proprio che attivi sempre di più un circolo vizioso e deprimente dal quale è difficile uscirne. Del resto nel calcio italiano gli errori, i problemi, le anomalie sono davanti agli occhi di tutti, ma cosa dobbiamo fare, distogliere lo sguardo da ciò che di buono esiste nel settore, poco o molto che sia? Anche perché di fronte, chi è seduto ai posti di comando, per colpe proprie o di altri, fa fatica a far accelerare la locomotiva del calcio italiano verso il corretto regime!
Possiamo almeno affermare che a livello tattico non siamo secondi a nessuno e che il polo di attrazione di questa stagione è proprio rappresentato dagli allenatori della Serie A? Al netto dei vari CR7, Lukaku, Lozano, Ribery, Barella, Dzeko e compagnia bella, abbiamo un comparto di allenatori vincenti e meno vincenti, con differenti tipi di gioco, molto bravi a mettere in campo squadre interessanti e quest'anno tutte da scoprire. Non abbiamo i campioni titolati che altri campionati si possono permettere di esibire grazie a risorse maggiori, ma almeno in campo un punto di interesse del nostro campionato concediamocelo! Ed è proprio la guida tecnica seduta sulle varie panchine a offrire ottimi spunti di riflessione.
La Juventus è passata dal pragmatismo di Allegri alla nuova idea di gioco di Sarri e sarà intrigante vedere se l’allenatore toscano riuscirà a scalzare l’ombra del livornese Massimiliano.
Dopo un anno sabbatico in cui ha dovuto soppesare e valutare l’organico ereditato da Sarri, il Napoli ripresenta Carletto Ancelotti, che con i nuovi acquisti ha completato una squadra ben calibrata sui propri criteri tattici.
Antonio Conte invece approda all’Inter ribaltandone l’ossatura conclamata degli ultimi anni e inculcando soprattutto una mentalità più vincente. Se ci pensate, è una sfida notevole!
Al Milan vogliono vincere una scommessa con Giampaolo, puntando sul gioco che ha latitato parecchio negli ultimi anni, anche a causa di interpreti di medio calibro.
Alla Roma hanno svoltato dismettendo le bandiere romane e inserendo una guida tecnica portoghese, Paulo Fonseca, che bene ha fatto in Ucraina in un triennio totalmente vincente.
Giampiero Gasperini dovrà confermarsi all’Atalanta come allenatore di altissimo livello avendo anche l‘opportunità di competere non solo per le prime posizioni delle Serie A, ma tentando di completare un bel percorso nella vetrina della Champions League.
Percorso interessante sarà anche quello di Mazzarri che oltre all’Europa League dovrà riproporre un Torino altrettanto competitivo come lo è stato nella stagione passata.
Simone Inzaghi dovrà inventarsi invece una nuova Lazio con i pochi acquisti che Lotito solitamente effettua. Anche questa è una sfida complicata per un allenatore ormai considerato di alto livello.
Abbiamo poi la vicenda che lega Mihajlovic al Bologna in un momento complicato a livello personale. Sinisa sta affrontando un malattia e allenando il Bologna con grande forza e coraggio e per noi seguire la squadra felsinea sarà ancora più emozionante anche per questo risvolto extracalcistico e umano.
La nuova proprietà della Fiorentina ha dato poi carta bianca a Vincenzo Montella che si ritrova a far ripartire la macchina viola con nuovo slancio. Una sfida anche molto importante e livello personale per l’allenatore napoletano.
Andreazzoli, De Zerbi e Di Francesco, allenatori molto creativi, sono chiamati a far ripartire Genoa, Sassuolo e Sampdoria con il proprio bagaglio di idee nuove e molto propositive.
D’Aversa, Semplici, Tudor e Maran dovranno vincere il proprio scudetto personale per mantenere il Parma, la Spal, l’Udinese e il Cagliari su buoni livelli di gioco e per indirizzare la stagione verso un comodo centroclassifica.
Prove difficili attendono Juric, Liverani e Corini con le neopromosse Verona, Lecce e Brescia e il mantenimento nella massima competizione delle proprie squadre sarà una sfida speciale ben accolta comunque da allenatori ben preparati quali sono.
Buona Serie A e buon Campionato TATTICO a tutti!